Immagine realizzata da Nemanja Rajic
La malinconia è un sentimento che provoca uno stato emotivo di tristezza continua, a volte inconsapevole, che porta un individuo al condurre un'esistenza passiva, senza prendere iniziative, adattandosi a ciò che gli succede intorno con la convinzione che non lo riguardino o che in essi non possa avervi un ruolo determinante. Si potrebbe spiegare come un desiderio, molto profondo, di una cosa, che potrebbe essere ormai persa, di una patria, forse non rivista mai più, o di una persona amata, che magari non ha ricambiato questo sentimento o che si è persa per sempre, ma di cui si sente fittamente la necessità o per realizzare i quali non ci si sente all'altezza. La malinconia si dimostra attraverso espressioni del viso o attraverso atteggiamenti pigri che delineano spesso l'intero corso della vita di una persona.
Nella lettura de”I Piccoli Maestri”, ambientato nella II guerra mondiale, molto spesso abbiamo riscontrato questo sentimento, infatti lo scrittore tende molto a sottolinearlo. Molto probabilmente Luigi Meneghello lo fa a causa della sua esperienza personale avuta in guerra, combattuta con la resistenza.
Le malinconie più ricorrenti, non solo del protagonista ma anche dei personaggi secondari e antagonisti, sono quelle della propria casa, della propria fidanzata, della propria moglie, dei propri figli... Tante volte sono proprio i compagni rivelano al protagonista le proprie malinconie. Non perché lui gliele chieda, ma perché in questo modo loro si sentono più sollevati. Questa condivisione di sentimenti dolorosi fa sicché la sofferenza che tengono in serbo svanisca parzialmente. Ad un tratto del libro, persino un soldato tedesco racconta della propria malinconia verso la patria, verso la propria città natale. Anche se non parla in modo diretto della malinconia, dalle sue parole essa emerge molto fitta.
La malinconia, esistita da sempre, ha accompagnato la storia fino ai giorni nostri. È un sentimento che non bisogna prendere alla leggera perché essa ci accompagnerà per sempre come ci ha già accompagnato.
Nella lettura de”I Piccoli Maestri”, ambientato nella II guerra mondiale, molto spesso abbiamo riscontrato questo sentimento, infatti lo scrittore tende molto a sottolinearlo. Molto probabilmente Luigi Meneghello lo fa a causa della sua esperienza personale avuta in guerra, combattuta con la resistenza.
Le malinconie più ricorrenti, non solo del protagonista ma anche dei personaggi secondari e antagonisti, sono quelle della propria casa, della propria fidanzata, della propria moglie, dei propri figli... Tante volte sono proprio i compagni rivelano al protagonista le proprie malinconie. Non perché lui gliele chieda, ma perché in questo modo loro si sentono più sollevati. Questa condivisione di sentimenti dolorosi fa sicché la sofferenza che tengono in serbo svanisca parzialmente. Ad un tratto del libro, persino un soldato tedesco racconta della propria malinconia verso la patria, verso la propria città natale. Anche se non parla in modo diretto della malinconia, dalle sue parole essa emerge molto fitta.
La malinconia, esistita da sempre, ha accompagnato la storia fino ai giorni nostri. È un sentimento che non bisogna prendere alla leggera perché essa ci accompagnerà per sempre come ci ha già accompagnato.
Nemanja Rajic
adear
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